Introduzione


Fare e pensare Servizi
di Letizia Lambertini
Coordinatrice Ufficio Pari Opportunità, ASC InSieme

 

Generi Genesi Generazioni è un sistema interattivo pensato per raccontare ASC InSieme e in particolare cosa fa, come lo fa, chi lo fa e perché lo fa.

L’idea di Bilancio che ne ha sostenuto la realizzazione è duplice, quella di ripensarsi dall’interno e quella di consegnarsi alla valutazione esterna.

Le Pari Opportunità (vedi Bibliografia) sono la pratica attraverso la quale si è sviluppata questa idea.

Sul piano interno sostengono la progressiva consapevolezza della differenza di esperienze e di competenze che ha determinato l’insieme e la volontà di comporle in un mosaico che parifichi il valore di ciascun elemento.

Sul piano esterno promuovono i principi della trasparenza e della leggibilità come strumenti di interazione paritaria e di democrazia partecipata.

In questi presupposti convivono due ispirazioni complementari.

Quella teorica si richiama al pensiero della differenza, e in particolare alla critica femminista dell’universalismo indifferenziato, cioè di quella concezione che, per il fatto di ricondurre tutto all’Uno, nega senso e valore a ogni reale o potenziale difformità (vedi Bibliografia).

Quella sperimentale è riferibile alle esperienze di Bilancio partecipativo (vedi Bibliografia) sviluppatesi a partire da quella brasiliana di Porto Alegre (1989) e poi diffuse in Europa dagli anni Novanta fino a ispirare in Italia, nello specifico della nostra Regione, la Legge 328 del 2000 nella quale è contenuto il primo indirizzo alla programmazione sociale partecipativa (Piani Sociali di Zona).

 

Il racconto di Generi Genesi Generazioni si articola su tre livelli: Quadro Politico, Quadro Tecnico e Quadro Dati. Ogni Quadro è declinato nella prospettiva dei Comuni e nella prospettiva di ASC InSieme.

Cosa fa ASC InSieme, cioè la quantità dei Servizi Progetti Interventi che gestisce, e come lo fa, cioè la qualità dei Servizi Progetti Interventi che amministra, sono intenzionalmente correlati con chi, politicamente, ha voluto e vuole questo tipo di indirizzo e con chi, tecnicamente, gli ha dato e gli dà corpo.

Questa scelta descrittiva intende valorizzare le motivazioni e le competenze, non solo come elemento fondativo, ma anche come nucleo di riflessione e di esperienza al quale tornare per ogni ulteriore sviluppo del pensiero e dell’azione.

 

È una scelta che mette al centro le persone e le loro responsabilità piuttosto che una rappresentazione astratta del loro operato, e che le consegna all’attenzione pubblica attraverso la loro storia, che è per definizione incompiuta e dinamica, proprio come l’azione che sono in grado di produrre.

È una visione molto realistica del Servizio: quello che facciamo non può essere altro da quello che siamo. Ma anche responsabilizzante: poiché quello che siamo è in divenire, consapevolezza, competenza e autorevolezza devono essere oggetto permanente dell’impegno formativo, sia dei Quadri Politici che dei Quadri Tecnici.

 

Cosa fa ASC InSieme e come lo fa è la risultante di una serie di interazioni tra storia e storie. La storia è quella dei processi politici nazionali, regionali e locali: dalla politica del decentramento, alla valorizzazione delle comunità territoriali e della loro capacità di produrre indirizzi, oltre che di esprimere bisogni (vedi Bibliografia). Le storie sono quelle di chi, nello specifico del nostro Distretto, ha assistito e ha partecipato a molte esperienze di sovracomunalità: dalla Zona Culturale Bazzanese, a Commissione Mosaico, dalla Comunità Montana, all’Unione dei Comuni della Valle del Samoggia, dai Piani Strutturali Comunali sovraterritoriali, fino al più recente progetto di fusione dei Comuni della Valsamoggia.

Il racconto del cosa e del come rispecchia queste interazioni. Sussidiarietà, solidarietà, omogeneità, condivisione e differenziazione non sono solo temi di riflessione politica e di progettazione, ma sono anche esperienze concrete di integrazione tra pubblico e privato, di mutuo aiuto istituzionale, di equità di accesso, di garanzia per tutti dei livelli minimi di assistenza, di calibratura dell’offerta in rapporto al bisogno.

 

Generi Genesi Generazioni sono le tre dimensioni dello sguardo di Pari Opportunità del Bilancio di ASC InSieme. Cosa e come facciamo per uomini e donne, per italiani e non italiani, per minori, adulti e anziani. Ma non solo. Generi Genesi Generazioni è anche la trasposizione, su quello che facciamo, della consapevolezza dei nostri diversi generi, delle nostre diverse genesi e delle nostre diverse generazioni.

È un modo di guardare che non scinde ciò che si fa da ciò che si è e l’impegno a far crescere ciò che si fa anche attraverso ciò che si può diventare.

Generi Genesi Generazioni sono, emblematicamente, le tre dimensioni del movimento sociale: quella procreativa, quella migratoria, quella evolutiva. I tre termini derivano tutti dal verbo greco gignomai che significa nascere, essere, diventare... è, in questa lingua, e in tutte le sue derivazioni etimologiche, il termine del cambiamento. Come dire: poiché si nasce, si è, e poiché si è, si diventa.

Coerentemente con il significato del suo titolo, Generi Genesi Generazioni è un sistema interattivo. L’interazione è innanzitutto quella con ciò che racconta, cioè la realtà sulla quale intervengono i Servizi e alla quale i Servizi guardano per essere costantemente adeguati al bisogno. Poi è quella con chi dai modi di erogazione e di fruizione dei Servizi trae gli elementi necessari a elaborare metodologie e modelli e restituisce indicazioni di sviluppo. Poi, ma non da ultimo, è quella con ogni contribuente che voglia capire cosa e come si fa del suo contributo e voglia mettere a disposizione la sua comprensione per il bene della comunità.

L’interazione è un potenziale dinamico perché implica che il sistema si modifichi via via. Nascere, essere e diventare. E non potrebbe che essere così, perché il racconto è quello di una realtà in movimento e perché a quella realtà è riconosciuta la capacità di interrogare e di orientare. Il che, in un’ottica di Pari Opportunità, significa tenere presenti, con sguardo strabico, la realtà e il suo racconto, l’intenzione e l’azione, il processo e il suo risultato, chi fa e chi verifica.