NEWS Di Seme Inseme

Un’esperienza innovativa, partita a settembre 2020 e ora a pieno regime, quella che caratterizza il progetto Di Seme InSeme: laboratori a Casa Sant’Anna (Sasso Marconi) che ha per protagonisti 6 giovani pre-adolescenti con gravi disturbi del comportamento riferibili, nella maggioranza dei casi, a diagnosi dello spettro autistico.

 

Grazie alla collaborazione tra i Servizi Sociali di ASC InSieme, l’associazione Mangia La Foglia, il servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’AUSL di Bologna-Distretto Reno, Lavino e Samoggia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e in stretta connessione con le famiglie, il progetto punta a potenziarne le abilità personali e sociali, in un ambiente protetto, a piantare, appunto, i semi per sviluppare la loro autonomia.

 

I laboratori si svolgono con un rapporto 1:1 tra ragazzi/e e esperte/i del comportamento dell’associazione Mangia la Foglia e in orario extra-scolatico, questo sia in un’ottica di continuità educativa sia per aiutare i genitori a conciliare esigenze di famiglia e lavoro, visto che la frequenza della scuola secondaria di primo grado, rispetto al ciclo scolastico precedente, lascia un arco di tempo libero pomeridiano molto più ampio.

 

In base alle condizioni climatiche e alle stagioni, le attività possono essere outdoor (laboratori di coltivazione di ortaggi e fiori presso le serre didattiche, raccolta di ortaggi e loro pulitura e stoccaggio nelle cassette, manutenzione aiuole, per l'introduzione ad abilità lavorative agricole e di giardinaggio di base e laboratori di cura degli animali, per l’avvicinamento e la conoscenza di animali da cortile) o indoor (laboratori di ceramica, di serigrafia, di fotografia, attività di musica dal vivo, visione di video o proiezioni, per lo sviluppo di abilità artistiche artigianali).

Fondamentale anche la condivisione di momenti di vita quotidiana (non solo lavorativa) come la preparazione del tavolo per il pranzo, la consumazione del pranzo, la sistemazione della cucina dopo-pranzo e la preparazione dell'area relax.

A queste attività si aggiunge il lavoro costante delle educatrici e degli educatori sulle regole per la prevenzione della diffusione del Coronavirus.

 

Durante questi tre mesi di svolgimento del progetto, le attività, tarate in maniera individuale e volte alla riduzione di comportamenti disfunzionali, hanno dato buoni risultati anche rispetto alla creazione di dinamiche di gruppo, che sono l'aspetto più significativo del progetto.

 

A giugno, quando la sperimentazione sarà conclusa, si potrà verificare la capacità delle ragazze e dei ragazzi di “starci”, di stare nell’esperienza, di adeguarsi alle nuove condizioni relazionali e “lavorative” e, quindi, di portare a termine il percorso educativo nel progetto su un arco temporale di lungo periodo. A fronte di risultati positivi, si potrà valutare la strutturazione continuativa dell’attività sul territorio distrettuale, trasformando la collaborazione tra i soggetti in partnership consolidata.

 

Pubblicato il 16 gennaio 2021